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Blog - Tutti i biglietti

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Suggerimenti x strade più sicure  -  da Giuliano_Brogi

Ho guidato x 40 anni mezzi pesanti e devo dire che, almeno negli ultimi 20 anni, cioè dall'arrivo dlle ultime tecnologie gli enti gestori delle strade si preccupano solo di fare cassa con le multe ( io ne ho presa una) ma di rendere le strade più  sicure non se ne preoccupano. Mi piacerebbe prlare di questo con uno di quegli"esperti" che vanno in tv a fare bei discorsi. Alcuni suggerimenti: guard-rail montato dove non serve è pericoloso specialmente con i montanti taglienti. Strade a 4 corsie senza corsia d'emergenza e così via ne avrei tanti di suggerimenti Mi potete aiutare  a incontrare qualche   "ESPERTO"?

Postato su20/10/2019 • 19:19  - nessuno commento - |     |
La storia di Carlo  -  da Pietro_Varito

Carlo aveva 11 anni quando la sua vita è stata spezzata. È successo nel ’72, un camion lo ha travolto mentre giocava con la sua bicicletta, il regalo della promozione a scuola. Può un genitore dimenticare nonostante il trascorrere degli anni? No, non può. E non si tratta certo di una storia a sé quella di Carlo. Carlo che voleva vivere, che stava assaporando il gusto del mondo, che lo divorava con gli occhi vivaci di un bambino che sta diventando adolescente.

Cosa resta oggi di Carlo? Una foto al cimitero e un’ingiustizia rimasta impunita perché, allora, negli anni ’70, la colpa era quasi sempre dei bambini che indisciplinati scorrazzavano nelle strade, non certo di un camionista, un padre di famiglia, che rientrava a casa dopo una lunga giornata di lavoro e che, forse, si era distratto un attimo e aveva pigiato troppo l’acceleratore in una strada urbana.

Oggi per queste tristi vicende si va in tribunale, anche se ancora siamo ben lontani dall’ottenere quella giustizia che da anni si auspica per le vittime della strada. Ma allora no, allora i genitori di Carlo non poterono fare altro che raccogliere il corpicino straziato del bimbo e portarlo al più vicino ospedale, quando ormai non c’era più nulla da fare.

Sono trascorsi più di 40 anni, ma ancora oggi, le pratiche che si trovano nel gestionale studio legale di qualsiasi avvocato sono troppe. Numeri che fanno paura, che lasciano senza un perché, e che, forse, un perché davvero non c’è per tutto questo.

Carlo oggi sarebbe un uomo, forse un padre, un marito ma, soprattutto, sarebbe vivo.

Postato su13/07/2017 • 08:28  - nessuno commento - |     |
Ritengo non esista appellativo piu' adeguato che 'assassinio stradale'.
Chiunque per distrazione, che in questo caso è un vero e proprio atto criminogeno, uccide una persona, deve essere considerato dalla società come un omicida, un assassino/a a tutti gli effetti.
Altrochè 'poveretto/a non lo ha fatto apposta'...'in fondo in fondo è stato distratto/a poverino/a, non poteva rendersene conto..' e tutte questi 'buonismi' da quattro
soldi !
Chi provoca la morte di una persona a causa della propria distrazione incosciente e irresponsabile, deve essere chiamato dalla societa' assassino/a.
Personalmente l'ho sempre pensata cosi, a maggior ragione ora ancora di piu'. Ora che una persona a me molto cara ha perso suo fratello a causa di una neopatentata
che nel guidare lo ha travolto senza nemmeno vederlo.
Non ci sono parole per definire quello che si prova.
Questa societa' deve solo vergognarsi se ancora non ha trovato la giusta e attenta considerazione per chi perde un proprio caro in questa maniera intollerabile.
Chi commette un reato di questa proporzione non dovrebbe mai più lavorare in vita sua, dovrebbe essere radiato dai pubblici uffici, gli/le dovebbe essere tolta la patente per sempre, oltre a farsi anche un bel po' di anni in galera.
Invece spesso questi assassini se la cavano con poco, e ritornano alla vita normale come se nulla fosse....!
MA NON DIMENTICHIAMOLO MAI...QUESTI SONO ASSASSINI/E, a maggior ragione, ripeto, se la causa di cio'che hanno commesso è stata la superficialita' e la distrazione omicida.
Mi auguro che questo mio post venga letto e commentato da chi è stato coinvolto in situazioni dolorose come queste. E' ora davvero di finirla con la superficialità con cui si etichettano questi omicidi. La giustizia, cosi facendo, si rende complice di questi reati.
La strada deve smettere di essere un territorio di guerra a causa di irresponsabili al volante.
Elena
Postato su26/11/2016 • 17:20  - 1 commento - |     |
Nuovo codice della strada  -  da CostaAlessandro
La legge n. 41/2016 istituisce i reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali, con pene fino a 18 anni di carcere, prelievi per stabilire se il conducente si trova in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti, arresto in flagranza obbligatorio e revoca della patente.Sono numerose le novità della legge, che continua a far discutere per il sistema sanzionatorio molto severo, visto da molti come non conforme al principio di proporzionalità tra illeciti e sanzioni, in quanto non va a colpire solamente i pirati della strada ma anche coloro che commettono infrazioni diffuse.Oltre a questo negli ultimi giorni una circolare emessa dal Ministero dell’Interno, ha stabilito la disciplina inerente quei casi in cui le responsabilità non siano del guidatore ma di chi non ha effettuato una corretta manutenzione della strada e delle case automobilistiche.In questa mail ricevuta nel mio gestionale studio legale è riportato: “Il reato ricorre in tutti i casi di omicidio che si sono consumati sulle strade, anche se il responsabile non è un conducente di veicolo. Infatti, le norme del Codice della strada disciplinano anche comportamenti posti a tutela della sicurezza stradale relativi alla manutenzione e costruzione delle strade e dei veicoli”. Il riferimento è all’articolo 14 del Codice della Strada, quello che definisce “poteri e compiti degli enti proprietari delle strade” e che li obbliga a “garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione” con la manutenzione e il controllo tecnico delle strade, delle loro pertinenze e di tutte le attrezzature.
Postato su04/05/2016 • 10:00  - nessuno commento - |     |
Non solo un Libro  -  da Angeli_Sconosciuti
Buongiorno a voi tutti, dopo l'aggiornamento del sito che ci ospita, ho preferito riproporre l'invito già pubblicato in precedenza.Mi chiamo Francesco Caré per 25 anni ho prestato servizio come autista soccorritore del 118. A febbraio del 2015 per motivazioni personali ho dovuto abbandonare anche se momentaneamente il servizio attivo.Conosco i drammi che si descrivono in questo luogo di incontro e confronto, li conosco poichè ero partecipe in prima persona a molti di questi eventi, anche se quasi sempre rimanendo dal lato di chi cercava di limitare questi lutti.Ho deciso di scrivere un libro testimonianza su questi drammi e molti di voi hanno già collaborato cone me inviandomi le loro storie. Tra tutte ringrazio la Sig.ra Rosa B. di Bologna che per prima ha aderito al mio progetto. Se volete potete scrivermi direttamente sulla mail francesco.care@vodafone.it Ringrazio voi tutti dell'attenzione.
Postato su04/04/2016 • 13:41  - nessuno commento - |     |
Ringraziamento agli avvocati  -  da angelomanelli
Mi sono rivolto agli avvocati dello studio Spelta-Viadana per sottoporre loro il caso di mio zio deceduto, vittima della strada.Li ringrazio per la cortesia, la competenza, e la professionalità che hanno messo a mia disposizione e che hanno rappresentato per me un valido sostegno in questa difficile vicenda.
Manelli Angelo
Postato su05/03/2014 • 21:12  - nessuno commento - |     |
Giornata mondiale del ricordo 2013  -  da AIFVS_onlus
Il video ufficiale della FEVR (Federazione Europea delle Vittime della Strada) per la giornata mondiale delle vittime della strada del 17 novembre 2013
 

 

Postato su12/11/2013 • 12:15  - nessuno commento - |     |
La piccola Beatrice rivive in Lords & Knights  -  da alexander
GORGONZOLA (Milano) – La piccola Beatrice Papetti, la 16enne investita mortalmente la scorsa settimana nel milanese da un pirata della strada, torna a vivere grazie a un gioco strategico medievale nato per il mondo mobile, Lords & Knights (Signori e Cavalieri). Il padre Nerio, infatti, è uno dei giocatori del server 3 Italia, ed i compagni di mille battaglie, alleati e rivali, hanno deciso di mostrargli tutta la propria vicinanza dando il nome di Beatrice ai loro castelli e fortificazioni. Un modo cavalleresco e nobile per stringersi intorno ad un amico, seppur virtuale, colpito da una così immane tragedia. BEATRICE – “Tanto gentile e tanto onesta pare […] e par che sia una cosa venuta / da cielo in terra a miracol mostrare”. Con queste parole, Dante Alighieri descrive l’immagine della sua amata Beatrice in un sonetto della Vita Nova. Ma Beatrice è anche una ragazza di appena 16 anni che è stata strappata ai suoi sogni, al suo futuro e all’amore e all’affetto dei suoi genitori, Roberta e Nerio, e della sorellina Francesca da un pirata della strada. È la sera di martedì 9 luglio. Nerio era di turno come autista volontario su un’ambulanza quando, intorno a mezzanotte, ha ricevuto una telefonata da Giovanni, suo nipote 18enne, sotto shock. Un incidente terribile era occorso a Beatrice. L’INCIDENTE – La ragazza era stata falciata da un’auto ed era stata sbalzata a 70 metri di distanza, mentre la sua bicicletta era planata a 100 metri dal luogo dell’impatto. L’autista, però, non si era fermato a soccorrere la piccola Beatrice ed era scappato, come se niente fosse successo. L’uomo, Gabarbi El Habib, un magrebino 39enne, ormai braccato dalle forze dell’ordine, si è poi costituito nella tarda serata di ieri. Mentre scappava, però, si stava consumando la tragedia della famiglia Papetti. L’ambulanza di un’associazione diversa da quella in cui presta servizio Nerio aveva portato la ragazza, ormai in arresto cardiaco, all’ospedale di Melzo, ma, nonostante gli sforzi dei sanitari, il cuore di Beatrice aveva smesso di battere. IN PARADISO – Come detto, a pochi giorni di distanza dal fatale incidente, Beatrice è tornata a vivere grazie ai cavalieri e ai signori di Lords & Knights. Un’intera comunità virtuale, adesso, combatterà nel nome della dama Beatrice, che come nel Paradiso dantesco “così dentro una nuvola di fiori / che da le mani angeliche saliva / e ricadeva in giù dentro e di fori, / sovra candido vel cinta d’uliva / donna m’apparve, sotto verde manto / vestita di color di fiamma viva”.
Postato su20/07/2013 • 12:45  - nessuno commento - |     |
la difficoltà di punire e la difficoltà di sentirsi tutelati  -  da marcogospa
E' difficile sentirsi tutelati specialmente quando succede che si subisce un torto, si subisce un danno e poi si vede che per vedersi risarcito tale danno che già è irrisarcibile, bisogna passare un iter burocratico assurdamente lungo.
E' smodatamente frustrante e poi le istituzioni che dovrebbero proteggerti permettono che i tempi si allunghino e che ci siano situazioni in cui una persona che è stata daneggiata debba accontentarsi magari di quel poco che gli viene dato. Se poi si crede in certi valori e si vuole giustizia allora bisogna prepararsi a passare tante altre umiliazioni e tempi lunghissimi di attesa...è come lottare contro i mulini a vento. C'è poco da essere positivi...e magari nel frattempo qualche politico ci mette del suo e per far felice qualche amico assicuratore capace che ci mette dentro qualche legge che favorisce tali lobby che se sono così potenti e ricche ci sarà pure un motivo.
Mentre chi ha subito un danno permanente e irrisarcibile deve tirare a campare e accontentarsi delle briciole che lasciano cadere a terra...e di dovrebbe considerare tale paese civile?!? d
Postato su11/07/2013 • 23:52  - nessuno commento - |     |
Buon giorno a tutti!Non sono sicura di scrivere nel posto giusto, spero di non commettere errori. Ieri ho letto di questa associazione su una rivista e mi sono sentita una di quelle che non fa niente per cambiare le "cose", così, per quanto possa valere, ho deciso di inserire il vostro logo (intitolando "VOGLIA DI VITA") sul mio blog. Non metto qui l'indirizzo, non voglio che sembri banale pubblicità se così si può dire ma se qualcuno volesse verificare può chiedermelo in qualsiasi momento. Sono vicina a tutti voi.
Postato su10/04/2013 • 13:48  - 3 commentos - |     |