L'AIFVS ricorda l'Avvocato Gianmarco Cesari

L'AIFVS ricorda l'Avvocato Gianmarco Cesari

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Gianmarco, avevamo parlato di un convegno a settembre per sostenere i diritti delle vittime, ci eravamo sentiti anche per una proposta di legge nel nome del piccolo Manuel, ma la vita ci supera, segue altri percorsi, ci lascia sgomenti di fronte alle nostre fragilità, ci costringe a sopportare il dolore della perdita, grande dolore nell’ambito della sua famiglia alla  quale siamo particolarmente vicini, e per le sue figlie che non potranno avere la guida affettuosa e competente di un padre non comune. Gianmarco era anche parte della nostra famiglia di familiari di vittime della strada, era la memoria storica del nostro difficile percorso di giustizia, restiamo anche noi più soli e di fronte ad un problema penseremo: se ci fosse stato Gianmarco chissà cosa ci avrebbe consigliato di fare. Crediamo che anche tu da lassù penserai a noi desiderando di suggerirci qualcosa. Grazie Gianmarco per quanto hai fatto, incontrerai tante nostre persone care lassù.

Giuseppa Cassaniti Mastrojeni

Presidente Nazionale AIFVS APS

Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada aps

Andrea Liverani


Fermare la strage stradale e tutelare i diritti delle vittime: Il messaggio di Andrea Liverani campione paralimpico di tiro a segno 

UNA FIRMA PER I DIRITTI DELLE VITTIME E LA SICUREZZA STRADALE
A quasi sette anni dal 16 novembre 2015, data di entrata in vigore degli effetti della direttiva UE 2012/29 sulla tutela dei diritti delle vittime, il nostro Paese è ancora gravemente inadempiente. Lo stesso possiamo affermare per quanto riguarda la prevenzione: l’Italia nel 2019 non ha ridotto la strage del 50% ma solo del 22,9%. La Strage Stradale continua, con 9 morti al giorno e 661 feriti al giorno (dati Istat 2019, il 2020 non fa testo per il lockdown, i dati 2021 non ancora verificati dall’Istat, ma la strage continua) – è pandemia, è un problema di sanità pubblica non trattato con lo stesso rigore del covid 19, come se fosse un fatto privato.
Non ci rassegniamo e Promuoviamo una raccolta firme per modificare tale situazione stagnante  

1) I DIRITTI DELLE VITTIME:
a) Diritto alla giustizia. Chiediamo la modifica dell’art. 111 Cost. per garantire parità processuale tra vittima ed imputato, nonché pienezza dei diritti delle vittime, superando quelle norme che espropriano diritti (es., impossibilità di opporsi al patteggiamento, di fare appello contro le testimonianze false). Chiediamo anche un rito giurisdizionale speciale, come quello del lavoro, per assicurare celerità di trattazione, omogeneità delle decisioni e pienezza della tutela;
b) Tutela della salute. Garantire le cure necessarie per riabilitazione a lungo termine per i disabili permanenti ed il sostegno economico continuativo per i progetti di vita indipendente c) Diritti civili. Chiediamo percorsi specifici di accesso al pubblico impiego per gli orfani o le vedove di vittime della strada.
 
2) LA SICUREZZA STRADALE:
a) Coordinamento. Istituire, sul modello del Dipartimento della Protezione civile, un’Autorità unica interministeriale responsabile della gestione del complesso problema della sicurezza stradale e munita di poteri e di mezzi. Prevedere un sistema di sanzioni per le istituzioni che non raggiungono gli obiettivi;
b) Infrastrutture e veicoli. Prevedere il collaudatore della sicurezza stradale per redigere un “fascicolo delle infrastrutture” come avviene per i fabbricati ed indicare le criticità da rimuovere, rilevate anche a seguito di un sinistro. Promuovere la mobilità sostenibile e garantire sicurezza a tutti gli utenti della
strada. Richiedere che i mezzi di trasporto abbiano standard di prevenzione elevati, introducendo di serie tutte le misure di sicurezza, compresi i dispositivi tecnologici;
c) Controlli. Potenziare i controlli, coprire le carenze di organico, finalizzare l’organizzazione agli obiettivi da raggiungere; diminuire la perdita di punti della patente ma renderli non recuperabili, riconoscendo che al diritto ad avere la patente deve corrispondere il dovere di osservare le norme;abolire il preavviso postazioni autovelox;
d) Informazione e formazione. Istituire una rubrica fissa televisiva sui temi dell’incidentalità e per comunicare ai cittadini il Piano Nazionale della sicurezza stradale. Nelle scuole di ogni ordine e grado,assicurare l’educazione stradale e la formazione etico-sociale. Nelle autoscuole, assicurare la formazione responsabile del conducente e introdurre misure per prevenire il rilascio di patenti facili.

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Prima la Persona, specie se Vittima! - il 11/09/2023 • 16:02 da Amministratore

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Davide Pavan (foto facebook)

Prima la Persona, specie se Vittima!
11/09/2023 - Lettera aperta alle Istituzioni e alla Stampa

Ai Presidenti della Repubblica e del Consiglio; Ai Ministri Infrastrutture, Interno, Giustizia.

Ringraziamo le testate giornalistiche che con i loro articoli sul caso di Davide Pavan, investito a 17 anni da un poliziotto ubriaco, permettono a noi, familiari di vittime e, speriamo, anche alle istituzioni, di riflettere sulla vergognosa richiesta ai genitori di Davide di pagare la fattura di 183 euro “per la pulizia del luogo dell’incidente, per togliere i rottami e spargere della segatura sul sangue di Davide e sui liquidi del motore rimasti sull’asfalto”. Una richiesta riprovevole, che non è nuova, come documentano tanti genitori sopportando la superficialità e la chiusura con cui le istituzioni affrontano i problemi.

Nel lontano 1997, infatti, sulle strade di Roma, Andrea, 16 anni, perde la vita impigliandosi con il motorino nelle rotaie del tram. Ai genitori è arrivata una richiesta danni dell’ATAC per l’interruzione del servizio tramviario con la seguente motivazione: “richiesta danni per l’ingombro”. Ma si può consegnare alla madre della vittima una tale insensata richiesta? Nessuno, nel settore organizzativo e nello svolgimento di un lavoro, ha occhi e cervello collegati?

Una espressione che Patrizia Quaresima, madre di Andrea, non avrebbe mai voluta leggere che, oltre al dolore arrecato, documenta l’elevato grado di insensibilità in coloro che gestiscono il grave problema della strage stradale: “è con queste espressioni insensate che la burocrazia sbriciola in un secondo quel difficile equilibrio che cerchiamo di costruire con tanta fatica”.

Noi dell’AIFVS, familiari di Vittime della strada, non ci saremmo mai aspettati che in un così lungo arco di tempo le istituzioni e gli enti – con i quali si effettuano eventuali accordi per ripulire “la scena del crimine” – utilizzassero ancora una modulistica che non rispetta il dolore delle vittime, come si riscontra anche sul foglio riferito all’uccisione di Davide Pavan.

Questi fatti ci indignano e ci chiediamo, inoltre, come mai tali richieste vengano indirizzate ai familiari della vittima anziché agli imputati o alle Assicurazioni.

Inviamo le nostre considerazioni alle istituzioni perché queste storture abbiano fine! Richiamiamo anche la loro attenzione all’osservanza della direttiva europea 2012/29, perché le vittime della strada con i loro familiari e senza alcuna discriminazione, vengano “trattate in maniera rispettosa, sensibile… e protette dalla vittimizzazione secondaria”, che, come si rileva in questo caso, non si verifica solo nei Tribunali.

Noi, interessati alla prevenzione ed alla giustizia per le vittime, costituiamo una notevole parte della società democratica e chiediamo alle istituzioni di impegnarsi con rigore per dare una svolta al miglioramento sociale, esercitando la burocrazia non come un potere autoreferente, ma nel suo significato originario di razionalizzare l’organizzazione per meglio gestire la soluzione dei problemi, e ciò esige di essere in ascolto di ciò che pulsa nel territorio, scrutare le responsabilità, operare in sinergia tra settore pubblico e privato sociale perché prevalga, nella società e nelle scelte politiche ed amministrative, l’attenzione alle vittime e la tutela del bene comune, ponendo al primo posto nella scala dei valori i beni inviolabili della vita, della salute, e l’esercizio dei diritti fondamentali, verità e giustizia, e il dovere della solidarietà, che sostengono la dignità della persona, e non lasciare in solitudine nel post-sinistro coloro che riportano danni gravi. In attesa di riscontro, distinti saluti.

Giuseppa Cassaniti Mastrojeni,

Presidente AIFVS APS


Quinto anniversario del crollo ponte Morandi - il 14/08/2023 • 09:38 da AIFVS-APS

Quinto anniversario del crollo Ponte Morandi 
Senza memoria non c’è futuro

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Quarto anniversario crollo del Ponte Morandi 
Senza memoria non c’è futuro

Alle ore 11,36 di cinque anni fa, il 14 agosto 2018, crollava il Ponte Morandi, provocando la morte di 43 persone.
Abbiamo partecipato alla cerimonia funebre e ricordiamo l’immensa partecipazione di persone e di autorità politiche.
Un crollo annunciato, ma coloro che hanno responsabilità hanno aspettato che fosse direttamente il Ponte a sollecitare gli interventi e le persone a pagare con la loro vita.
Un gravissimo disastro che, pur se ha comportato un sollecito intervento di ricostruzione, attende ancora un cambio di passo nel sistema Italia per il recupero del deficit di professionalità e di senso di responsabilità ancora presente nelle nostre istituzioni politico amministrative e giudiziarie.
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente AIFVS


Forum in diretta

30/08/2023 • 16:20
(da Manuelb77_)
28/03/2023 • 22:20
(da Avvocatocesari)
28/03/2023 • 22:15
(da Avvocatocesari)
20/03/2023 • 12:05
(da Laura79)
 7-Luglio-2022 ore 12.30 Circa Michele Garruto, mio fratello, 30 anni di età ed una carriera lavorativa in costante evoluzione ( miglior parrucchiere e barbiere d’Italia ) perde la vita senza violare nessuna norma del codice della strada impattando contro un veicolo da lavoro che invertiva il suo senso di marcia da una piazzola di sosta sulla strada provinciale 31 bis, al km 1, con doppia striscia continua. Muore sul colpo, ai soccorritori ambulanza e dell’elisoccorso non resta che constatare la morte. oltre ai soccorritori non arriva nessuno, nessun carabiniere, nessuno… rimaniamo circa un ora ad osservare il cadavere coperto e nel frattempo tutti i nostri cari si sono radunati sul luogo. dopo circa un’ora e mezza ecco arrivare la prima volante dei carabinieri con 3 carabinieri che, senza nemmeno guardarci e scansandomi mentre correvo verso di loro per chiedere aiuto. Guardano il cadavere e dicono:” non è di nostra competenza”. iniziano a parlare al telefono e intanto il tempo passa. dopo 3 ore dall’incidente arrivano altre 3 pattuglie…tutte da paesi diversi di province, diverse compreso personale di alto Grado dell’arma. Mi avvicino e chiedo cosa stia succedendo, la risposta è sempre la stessa…” non sappiamo di chi sia la competenza”. Io rispondo: siete in divisa, siete pubblici ufficiali, è di competenza di tutti voi .”,… vengo allontanato. dopo 4 ore iniziano i rilievi dopo molte telefonate fatte a non so chi. Probabilmente in procura. Il cadavere viene rimosso quasi alle 17.00 da un’agenzia funebre locale. Sull’accaduto non è stato mai aperto nessun fascicolo dalle procure competenti visto il clamore mediatico sviluppato dall’accaduto. Il PM ha inviato avviso di garanzia contenente il capo d’imputazione ( Omicidio Stradale ) alla persona che ha generato l’incidente facendo inversione di marcia a seguito delle perizie che contendono i seguenti aspetti: - nessuna colpa a mio fratello che manteneva il limite di velocità - 100% colpa al conducente dell’altro mezzo per aver fatto inversione di marcia senza verificare che sopraggiungesse qualcuno su una strada provinciale con doppia striscia continua da una piazzola di sosta. - il conducente del mezzo che ha causato l’incidente risultava sotto effetto di Hashish e cocaina, ma sotto il cateau; Ad oggi il conducente risulta ancora a piede libero dopo 8 mesi e probabilmente nemmeno pagherà per quanto accaduto visto le vigenti leggi. Questa è la folle storia che ci sta facendo soffrire… Allego qualche link se interessati agli articoli di giornale…ma basta scrivere Michele Garruto su Google per trovarli. https://www.laprovinciadicomo.it/stories/premium/olgiate-e-bassa-comasca/parrucchiere-morto-in-un-incidente-mio-fratello-quattro-ore-sullasfalto_1433472_11/ https://www.fanpage.it/milano/michele-il-parrucchiere-morto-in-un-incidente-il-suo-corpo-lasciato-sullasfalto-per-ore/ https://www.ilnotiziario.net/wp/prima-pagina/michele-garruto-lasciato-morto-per-ore-sullasfalto-lo-sfogo-di-facchinetti-video/ https://www.ilgiorno.it/varese/cronaca/si-scontra-con-un-furgone-muore-motociclista-1.7865791 https://www.malpensa24.it/saronno-mortale-michele-garruto/ https://www.milanotoday.it/cronaca/incidente-stradale/morto-michele-garruto.html https://www.ilcittadinomb.it/news/cronaca/solaro-morte-di-michele-garruto-corpo-per-ore-sullasfalto-per-un-cavillo-burocratico/ E molti altri ancora. Grazie dell’attenzione . Teodoro Garruto ...
17/03/2023 • 14:22
(da Teodoro_Garruto)

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