Gianmarco, avevamo parlato di un convegno a settembre per sostenere i diritti delle vittime, ci eravamo sentiti anche per una proposta di legge nel nome del piccolo Manuel, ma la vita ci supera, segue altri percorsi, ci lascia sgomenti di fronte alle nostre fragilità, ci costringe a sopportare il dolore della perdita, grande dolore nell’ambito della sua famiglia alla quale siamo particolarmente vicini, e per le sue figlie che non potranno avere la guida affettuosa e competente di un padre non comune. Gianmarco era anche parte della nostra famiglia di familiari di vittime della strada, era la memoria storica del nostro difficile percorso di giustizia, restiamo anche noi più soli e di fronte ad un problema penseremo: se ci fosse stato Gianmarco chissà cosa ci avrebbe consigliato di fare. Crediamo che anche tu da lassù penserai a noi desiderando di suggerirci qualcosa. Grazie Gianmarco per quanto hai fatto, incontrerai tante nostre persone care lassù.
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente Nazionale AIFVS APS
Andrea Liverani
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UNA FIRMA PER I DIRITTI DELLE VITTIME E LA SICUREZZA STRADALE 1) I DIRITTI DELLE VITTIME: |
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Prima la Persona, specie se Vittima!
11/09/2023 - Lettera aperta alle Istituzioni e alla Stampa
Ai Presidenti della Repubblica e del Consiglio; Ai Ministri Infrastrutture, Interno, Giustizia.
Ringraziamo le testate giornalistiche che con i loro articoli sul caso di Davide Pavan, investito a 17 anni da un poliziotto ubriaco, permettono a noi, familiari di vittime e, speriamo, anche alle istituzioni, di riflettere sulla vergognosa richiesta ai genitori di Davide di pagare la fattura di 183 euro “per la pulizia del luogo dell’incidente, per togliere i rottami e spargere della segatura sul sangue di Davide e sui liquidi del motore rimasti sull’asfalto”. Una richiesta riprovevole, che non è nuova, come documentano tanti genitori sopportando la superficialità e la chiusura con cui le istituzioni affrontano i problemi.
Nel lontano 1997, infatti, sulle strade di Roma, Andrea, 16 anni, perde la vita impigliandosi con il motorino nelle rotaie del tram. Ai genitori è arrivata una richiesta danni dell’ATAC per l’interruzione del servizio tramviario con la seguente motivazione: “richiesta danni per l’ingombro”. Ma si può consegnare alla madre della vittima una tale insensata richiesta? Nessuno, nel settore organizzativo e nello svolgimento di un lavoro, ha occhi e cervello collegati?
Una espressione che Patrizia Quaresima, madre di Andrea, non avrebbe mai voluta leggere che, oltre al dolore arrecato, documenta l’elevato grado di insensibilità in coloro che gestiscono il grave problema della strage stradale: “è con queste espressioni insensate che la burocrazia sbriciola in un secondo quel difficile equilibrio che cerchiamo di costruire con tanta fatica”.
Noi dell’AIFVS, familiari di Vittime della strada, non ci saremmo mai aspettati che in un così lungo arco di tempo le istituzioni e gli enti – con i quali si effettuano eventuali accordi per ripulire “la scena del crimine” – utilizzassero ancora una modulistica che non rispetta il dolore delle vittime, come si riscontra anche sul foglio riferito all’uccisione di Davide Pavan.
Questi fatti ci indignano e ci chiediamo, inoltre, come mai tali richieste vengano indirizzate ai familiari della vittima anziché agli imputati o alle Assicurazioni.
Inviamo le nostre considerazioni alle istituzioni perché queste storture abbiano fine! Richiamiamo anche la loro attenzione all’osservanza della direttiva europea 2012/29, perché le vittime della strada con i loro familiari e senza alcuna discriminazione, vengano “trattate in maniera rispettosa, sensibile… e protette dalla vittimizzazione secondaria”, che, come si rileva in questo caso, non si verifica solo nei Tribunali.
Noi, interessati alla prevenzione ed alla giustizia per le vittime, costituiamo una notevole parte della società democratica e chiediamo alle istituzioni di impegnarsi con rigore per dare una svolta al miglioramento sociale, esercitando la burocrazia non come un potere autoreferente, ma nel suo significato originario di razionalizzare l’organizzazione per meglio gestire la soluzione dei problemi, e ciò esige di essere in ascolto di ciò che pulsa nel territorio, scrutare le responsabilità, operare in sinergia tra settore pubblico e privato sociale perché prevalga, nella società e nelle scelte politiche ed amministrative, l’attenzione alle vittime e la tutela del bene comune, ponendo al primo posto nella scala dei valori i beni inviolabili della vita, della salute, e l’esercizio dei diritti fondamentali, verità e giustizia, e il dovere della solidarietà, che sostengono la dignità della persona, e non lasciare in solitudine nel post-sinistro coloro che riportano danni gravi. In attesa di riscontro, distinti saluti.
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni,
Presidente AIFVS APS
Quarto anniversario crollo del Ponte Morandi
Senza memoria non c’è futuro
Alle ore 11,36 di cinque anni fa, il 14 agosto 2018, crollava il Ponte Morandi, provocando la morte di 43 persone.
Abbiamo partecipato alla cerimonia funebre e ricordiamo l’immensa partecipazione di persone e di autorità politiche.
Un crollo annunciato, ma coloro che hanno responsabilità hanno aspettato che fosse direttamente il Ponte a sollecitare gli interventi e le persone a pagare con la loro vita.
Un gravissimo disastro che, pur se ha comportato un sollecito intervento di ricostruzione, attende ancora un cambio di passo nel sistema Italia per il recupero del deficit di professionalità e di senso di responsabilità ancora presente nelle nostre istituzioni politico amministrative e giudiziarie.
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente AIFVS
Oggetto:
Incidente contro una bicicletta
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30/08/2023 • 16:20 (da Manuelb77_) |
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28/03/2023 • 22:20 (da Avvocatocesari) |
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Oggetto:
Risarcimento
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28/03/2023 • 22:15 (da Avvocatocesari) |
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Oggetto:
Risarcimento
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20/03/2023 • 12:05 (da Laura79) |
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17/03/2023 • 14:22 (da Teodoro_Garruto) |